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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Step #07 - Il mito

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Il laser scanner, grazie all'estrema precisione che è in grado di raggiungere, viene spesso utilizzato dagli archeologi per scoprire e catalogare anche il più piccolo dettaglio presente su un reperto, che potrebbe svelare nuovi particolari, confutare teorie o addirittura stravolgerle completamente. Siamo a Roma , nel 1899, ed è il 10 di un freddo gennaio: l'architetto e archeologo Giacomo Boni ha appena scoperto il sito del Lapis Niger situato nel Foro Romano. Un luogo che a partire dal nome (Pietra Nera), appare tormentato nel corso della storia romana da episodi sinistri e inquietanti, collegati a miti e leggende altrettanto oscure. Nonostante siano passati più di 120 anni, ancora oggi non esiste una teoria che metta d'accordo gli storici e gli archeologi su un tale mistero, e piuttosto che di "teorie" si dovrebbe forse parlare di suggestioni. C'è chi sostiene che il Lapis Niger fosse un santuario dedicato al dio del fuoco Vulcano e chi invece identifica

Step #06 - Il simbolo

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  Un simbolo grafico stilizzato dall'aspetto essenziale, rappresenta nella sua semplicità lo strumento, senza però tralasciare i dettagli più importanti come l'appoggio in basso o l'emettitore laser . Un altro simbolo associato al fenomeno fisico della luce laser è quello di pericolo : le applicazioni dei fasci di luce ad alta intensità comportano infatti dei rischi che senza le dovute precauzioni possono trasformarsi in potenziali danni. Particolarmente interessati sono gli occhi, ma anche la cute. Ecco che quindi si rende necessario un simbolo univoco e standard (ISO 7010) per rappresentare i pericoli dell'esposizione alle radiazioni laser.   https://www.identificatorio.it/product/pittogrammi-simbolo-iso-7010-w004-pericolo-raggio-laser/

Step #05 - Il principio fisico

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Abbiamo già definito la luce laser come una radiazione elettromagnetica di elevata intensità, monocromatica e unidirezionale . Le prime applicazioni dei dispositivi laser in fase di prototipazione risalgono agli anni '30 del '900, ma già nel 1917 Albert Einstein approfondì lo studio (teorico) di tale fenomeno. Il funzionamento dei moderni laser scanner (o distanziometri) si basa su due possibili criteri: - La misura dello sfasamento tra onda emessa e ricevuta (distanziometri a misura di fase):   - La misura del tempo trascorso tra due impulsi (distanziometri ad impulsi): S = vt Una seconda e importante distinzione riguarda il principio di acquisizione dei punti che andranno a formare la nuvola. I vari punti sono generati da una scansione su più linee, possibile grazie ad uno specchio rotante prismatico in grado di direzionare i fasci. Esistono infatti: - Laser scanner distanziometrici: sistema emettitore - oggetto - Laser scanner triangolatori: sistema emettitore - oggetto

Step #04 - La scienza

Il laser scanner 3D è utilizzato oggi per diverse applicazioni, dall'archeologia alla geomatica, ma il campo di riferimento principale, in cui questo strumento fornisce un supporto tecnologico non indifferente, è sicuramente quello della topografia . La topografia è la scienza che si occupa di misurare e rappresentare graficamente su un piano una determinata porzione di territorio/superficie, servendosi di segni grafici convenzionali e facendo riferimento a nozioni matematiche, fisiche, ma soprattutto geometriche. Strettamente correlata alla cartografia , è una disciplina fondamentalmente pratica, nonostante si fondi su necessarie basi teoriche. Lo scopo della topografia è quindi "la descrizione, grafica o numerica, di tutte le particolarità del terreno, e la loro rappresentazione in carte con un preciso contenuto geometrico che consenta di eseguirvi delle misurazioni" ( https://www.treccani.it/vocabolario/topografia/ ). Cenni storici: La topografia (da topos , "l

Step #03 - Un glossario

Esistono diverse tipologie di laser scanner, ciascuna caratterizzata da meccanismi e componenti che possono variare in particolare per quanto riguarda il sistema di acquisizione, ma generalmente non possono mancare tre elementi essenziali : - Un emettitore laser : una sorgente che emette i fasci elettromagnetici secondo le modalità impostate dall'utilizzatore (es. frequenza, direzionalità, lunghezza d'onda della radiazione...) - Una superficie : un aspetto che potrebbe essere dato per scontato e banale, ma senza una superficie su cui i fasci emessi possano incidere e riflettersi, non si possono verificare le condizioni affinchè lo strumento funzioni correttamente. Gli scanner 3D più avanzati riescono ad acquisire modelli di superfici distanti anche 1 km, ma solitamente vengono utilizzati per oggetti di piccole/medie dimensioni e distanze "a misura d'uomo". - Un ricettore : un sensore che sia in grado di ricevere i raggi laser e trasmettere le informazioni generate

Step #02 - L'immagine

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      https://www.microgeo.it/public/EC/Articoli/__Selected/10570_faro-focus-s-350.jpg https://www.bimportale.com/wp-content/uploads/2019/05/cittadella-laser-scanner.jpg   https://digilarch.com/wp-content/uploads/2020/08/09-Laser-scanning1.jpg  

Step #01 - Il nome

Il laser scanner è uno strumento che permette di acquisire un modello tridimensionale di oggetti e superfici tramite una scansione 3D.  Il nome è composto dai due termini "Laser" e "Scanner", che descrivono già, seppur in maniera accennata, un principio di funzionamento dello strumento. La parola "Laser" è in realtà un acronimo: la sigla L.A.S.E.R. , infatti, sta per Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation , ovvero "amplificazione della luce da emissione stimolata di radiazione". Un apparecchio laser è in grado di convertire una forma di energia, che può essere ad esempio termica o elettrica, in un fascio monocromatico di radiazioni elettromagnetiche di alta intensità. La parola "Scanner", invece, è così definita sul vocabolario Treccani: scanner ‹ skä ′ në › s. ingl. [der. di ( to ) scan «esaminare, analizzare»] (pl. scanners ‹ skä ′ në ∫ ›), usato in ital. al masch. (e comunem. pronunciato ‹ skànner ›). – Nel lingu