Step #15 - I numeri
Alcuni numeri relativi al laser scanner:
1917: L'anno in cui Albert Einstein pubblica i suoi studi sull'interazione tra la luce e la materia, che portarono in seguito alla scoperta e allo studio dei laser.
1958: Viene brevettato il primo dispositivo laser dai fisici americani Arthur Schawlow e Charles Hard Townes.
1960: Il fisico americano Theodore Maiman ossserva il primo fascio di luce laser utilizzando un cristallo di rubino.
7: Le classi nelle quali vengono suddivisi i dispositivi laser in base a potenza, lunghezza d'onda, limite di emissione accessibile, massima esposizione permessa e altri parametri. Prima del 2007 la classificazione dei laser prevedeva solo 5 categorie. Le 7 classi sono ordinate secondo la pericolosità per l'uomo e vanno dalla classe 1 (radiazione non pericolosa) alla classe 4 (radiazione molto pericolosa). Nel mezzo le varie classi sono: 1M, 2, 2M, 3R, 3B.
380-780 nm: Lo spettro della luce visibile dall'uomo. Se la lunghezza d'onda della radiazione rientra in questo range quest'ultima potrà essere osservata naturalmente. Il fascio di luce non è visibile quando il valore della lunghezza d'onda supera uno dei due limiti dello spettro. Se scende sotto i 380 nm si parla di raggi ultravioletti, mentre nel caso in cui questo superi i 780 nm si parla di radiazioni infrarosse.
4-6 mm: La precisione ottenibile utilizzando un laser di classe 1 su uno strumento a tempo di volo, a distanza di 100 m. Naturalmente la precisione aumenta al diminuire della distanza: un laser scanner a piccola portata, come ad esempio un laser triangolatore, può raggiungere una precisione sub-millimetrica, operando ad una distanza di 1 m. Un laser scanner a lunghissima portata può raggiungere precisioni che vanno dai 5 mm ai 2 cm, misurando dai 50 ai 6000 m di distanza. Questi valori sono inoltre influenzati dal tipo di materiale colpito dal fascio, dalla lunghezza d'onda, dalla riflettività, e infine dall'eventuale presenza di elementi di disturbo ed interferenze.
800-1000 m: La distanza misurabile massima nel caso dei distanziometri ad impulsi senza prisma riflettente.
5000-30000 €: Il costo dei laser scanner professionali in commercio con le migliori caratteristiche. Esistono ovviamente modelli molto più economici, ma meno performanti. In genere il prezzo dipende da una serie di fattori, tra cui precisione, portata, accuratezza, risoluzione e velocità di acquisizione.
10-20 minuti: Il tempo medio di una scansione e trattamento dei dati per misurazioni su grandi distanze. Nel caso di operazioni su piccola scala il tempo impiegato si riduce notevolmente.
5 mm: La dimensione media di ogni spot-size, ovvero la dimensione di ciascun punto della nuvola acquisita con la scansione, ad una distanza di 10-20 m.
360°: La copertura solitamete raggiungibile dala scansione sull'asse orizzontale, grazie alla rotazione del corpo dei laser scanner. La copertura sull'asse verticale raggiunge in genere i 330°.
10⁶: L'ordine di grandezza che rappresenta il numero di punti nella Cloud-point acquisita. A seconda della risoluzione impostata, infatti, i singoli punti elaborati possono essere dalle centinaia di migliaia a diversi milioni.
4: I formati digitali più comuni per l'esportazione della nuvola di punti. Essi sono:
.E57: formato open, utilizzabile come formato base su tutti i programmi
.RCP: formato Autodesk Recap
.FLS: formato FARO
.PTS: formato Leica
https://www.studiomadera.it/news/236-laser-scanner
http://www.geomaticaeconservazione.it/archivi/DispensaGeCo_SistemiScansione3D_dic2011.pdf
https://dimensionedinamica.it/2018/01/20/laser-scanner-nuvola-di-punti/
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