Step #08 - I materiali

I materiali utilizzati per la costituzione e il funzionamento di un laser scanner possono essere diversi a seconda del tipo di strumento o del modello preso in considerazione. In generale, oltre alla scocca esterna protettiva e ad eventuali sostegni che possono essere in metallo o plastica, su cui non occorre soffermarsi, all'interno si trovano due parti salienti dal punto di vista dei materiali:

- la parte elettrica: comprende i circuiti, le connessioni e gli elementi che rendono possibile il funzionamento dello strumento, nonchè il trattamento dei dati ricevuti. I materiali utilizzati possono essere metalli come il rame, l'alluminio o il silicio, e, nuovamente a scopo protettivo/strutturale, la plastica (più precisamente PVC o PE).

- la parte ottica: comprende innanzitutto il mezzo attivo utile a generare i raggi laser, che può essere un gas come l'anidride carbonica o miscele di elio-neon, ma anche un liquido provvisto di coloranti chimici, o un solido semiconduttore. Vi sono poi il vetro dell'obiettivo ed eventuali specchi rotanti, anch'essi in vetro, ricoperti da uno strato di alluminio o altri materiali riflettenti.

In generale il vetro e i metalli riflettenti sono sempre stati impiegati nel campo dell'ottica, per via delle loro proprietà vantaggiose. Riferendosi alla storia, non si può fare a meno di citare strumenti come il cannocchiale, invenzione olandese erroneamente attribuita a Galileo, il quale ebbe il merito di perfezionarlo, o i primi microscopi che permisero di conoscere nel dettaglio il mondo dell'invisibile ad occhio nudo come cellule e batteri.

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